Dottoressa Bonaccorsi, sono con lei. Nel suo programma leggo parole a me care: ricerca, qualità della vita, impegno. Sono una ricercatrice "a termine". In un'università italiana che continua a perdere colpi nel confronto europeo, preferendo i professori a contratto, a discrezione e ad usum - troppo spesso- di professionisti che potranno esibire il titolo di docente sul bigliettino da visita per accalappiare più clienti. E a tutto discapito di chi invece di giovani come me - e ne conosco tanti- che hanno investito con passione i propri giorni nel lavoro di ricerca. Sperando che voglia portare la sua esperienza di ricercatrice in politica, un sincero in bocca al lupo. Sarebbe importante per molte di noi. Un caro saluto Nina
grazie... io spero veramente di riuscire a portare la mia esperienza in politica. C'è un momento in cui il fare diventa conseguenza del vedere, del sapere e del rifiutare. Io sono passata da contratti detti cococo a copro per dieci anni fino al luglio del 2007 in cui mi è stato detto che i finanziamenti per il progetto che stavamo (un'equipe di storici) portando avanti erano finiti. Punto e basta... la risposta deve essere, siamo tanti e siamo bravi!
Sono Ilaria Bonaccorsi, ho 37 anni. Sono una storica medievista, e per dieci anni mi sono occupata dei rapporti tra Oriente e Occidente nel Medioevo. A lungo ricercatrice precaria, ora sono madre di una bambina di tre anni e direttore editoriale del settimanale left. Mi candido nella lista della Sinistra l’arcobaleno per il comune di Roma perché penso sia importante rifiutare la ripetitività, la stupidità e la violenza di una città sempre meno umana.
2 commenti:
Dottoressa Bonaccorsi, sono con lei. Nel suo programma leggo parole a me care: ricerca, qualità della vita, impegno. Sono una ricercatrice "a termine". In un'università italiana che continua a perdere colpi nel confronto europeo, preferendo i professori a contratto, a discrezione e ad usum - troppo spesso- di professionisti che potranno esibire il titolo di docente sul bigliettino da visita per accalappiare più clienti. E a tutto discapito di chi invece di giovani come me - e ne conosco tanti- che hanno investito con passione i propri giorni nel lavoro di ricerca. Sperando che voglia portare la sua esperienza di ricercatrice in politica, un sincero in bocca al lupo. Sarebbe importante per molte di noi. Un caro saluto
Nina
grazie... io spero veramente di riuscire a portare la mia esperienza in politica. C'è un momento in cui il fare diventa conseguenza del vedere, del sapere e del rifiutare. Io sono passata da contratti detti cococo a copro per dieci anni fino al luglio del 2007 in cui mi è stato detto che i finanziamenti per il progetto che stavamo (un'equipe di storici) portando avanti erano finiti. Punto e basta...
la risposta deve essere, siamo tanti e siamo bravi!
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